Musica Gnaoua in Marocco.
Musica Gnaoua in Marocco.
Musica Gnaoua in Marocco, una musica particolare.
Utilizzata durante le cerimonie o i rituali dei Gnaoua o Gnawa, un gruppo etnico discendente dagli schiavi neri sub-sahariani.
Le sonorità di questa tradizione, hanno spesso una funzione ipnotica sia per i musicisti che per i partecipanti all’ascolto.
In un brano Gnawa, una frase o alcune frasi vengono ripetute più volte, in modo che il canto possa durare a lungo, anche diverse ore, con canti che invocano diversi spiriti o santi, in arabo, “jinn” o “marabutti”.
I rituali gnawa, guidati da un “Maâlem” (maestro), vengono normalmente, svolti di notte, mirando di portare in trance i partecipanti.
Comunità hippy
Comunità hippy, sempre alla ricerca di nuove energie e dimensioni artistiche-spirituali, sul finire degli anni ’60, scoprirono Essaouira, città marocchina, affacciata sulla ventilata Costa Atlantica.
Fu così che artisti e musicisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Rolling Stones, Frank Zappa, Robert Plant, Sting, Cat Stevens e Jimi Hendrix, gettarono le basi per la nascita del Festival Gnaoua.
Il Festival Gnaoua
Il Festival Gnaoua e World Music a Essaouira è stato creato nel 1997. I fondatori miravano a farne una storia di incontri, fusioni e apertura agli altri. Si tiene ogni anno, all’inizio di ogni estate, nella piazza Moulay el Hassan, un’esperienza unica.
Questo festival, prodotto da Neila Tazi, si è posto la missione centrale di preservare, migliorare e promuovere la musica e la cultura Gnaoua in Marocco e nel mondo.
Musiche in cui elementi musicali, come i sintir o guembrì (un caratteristico basso a tre corde), i crotales (nacchere metalliche) e i tamburi di pelle di capra, si fondono con altre culture.
I maalem più virtuosi di tutto il Marocco, fanno riecheggiare in tutta Essaouira, le musiche delle tradizioni Sub-Sahariane
Dal dicembre 2019, la musica Gnaoua, è iscritta nei Patromoni Culturali Immateriali dell’UNESCO.