Fez, copricapo e città

Fez, copricapo e città

Fez, copricapo.

Fez, un copricapo in feltro a forma di cappello cilindrico, solitamente rosso, e talvolta con una nappa attaccata alla sommità.

Fez, un copricapo in feltro a forma di cappello cilindrico, solitamente rosso, e talvolta con una nappa attaccata alla sommità.
Prende il nome dalla città di Fes, capitale del regno del Marocco fino al 1927, da cui sembra essere originario, anche se la sua maggiore diffusione si è avuta in Oriente, in particolar modo nella Turchia degli Ottomani.

Il suo nome originale è ṭarbūsh (dal persiano sarpūsh), in arabo è anche chiamato shashia, un copricapo marocchino che, a differenza dell’originario e rigido fez, la shashia è morbida.

Il ṭarbūsh o fez fu introdotto dai Balcani, inizialmente durante il regno bizantino e successivamente durante il periodo ottomano in cui vari slavi, per lo più bosgnacchi e serbi, iniziarono a indossare il copricapo.
Il fez è parte dell’abbigliamento tradizionale di Cipro, ed è ancora oggi indossato da alcuni ciprioti.
Il copricapo fez era talvolta indossato da uomini con materiale simile a una kefiah o turbante avvolto attorno alla base.

Nel 1826 il sultano ottomano Mahmud II decise lo scioglimento del corpo dei giannizzeri e una riforma militare. Il nuovo corpo di fanteria adottò uniformi di stile occidentale e per copricapo venne scelto il fez.
Sebbene mercanti e artigiani generalmente rifiutassero il fez, questo divenne un simbolo di modernità nel Vicino Oriente e ispirò simili decreti in altri paesi.

Per soddisfare la domanda crescente, gli esperti fabbricanti fez furono indotti a migrare dal Nord Africa a Costantinopoli (oggi Istanbul), dove sono state create fabbriche nel quartiere di Eyüp.
Gli stili si moltiplicarono con sfumature, forma, altezza, materiale e tonalità.

L’uso del ṭarbūsh è attestato in Egitto non prima del XVI secolo e per la sua fabbricazione originariamente si preferiva usare la seta di color rosso scuro.

Il fez venne sviluppato a livello di moda nell’omonima città marocchina attorno al XVII secolo.

Fez dei Bersaglieri.

Il Fez è un copricapo tradizionale dei Bersaglieri, la cui origine risale alla Guerra di Crimea.
Infatti, La Marmora ne ottenne una certa quantità dagli alleati turchi che li adoperavano rigidi. Tolta l’intelaiatura interna nacque il vero e proprio fez dei Bersaglieri, a cui in un secondo tempo venne applicato all’estremità superiore un cordoncino di lana o seta azzurra lungo terminante a fiocco.
Alcuni testi affermano che i Bersaglieri ottennero i fez dagli zuavi francesi che già li adoperavano.
Probabilmente ciò fu anche vero dal momento che è accertato storicamente questo dono da parte degli zuavi francesi ai Bersaglieri, in omaggio al loro valore
Il fez era destinato alla truppa ed ai sottufficiali fino al sergente maggiore, che l’adoperavano durante le esercitazioni con la tenuta da fatica.
Era portato comunque, e lo è portato tutt’ora quando non viene portato il cappello piumato o l’elmetto.

Il Fez è un copricapo tradizionale dei Bersaglieri, la cui origine risale alla Guerra di Crimea
Durante la prima guerra mondiale il fez, di colore nero, fu il tipico copricapo degli Arditi, una specialità dell'arma di fanteria del Regio Esercito italiano durante la prima guerra mondiale

Fez nella storia italiana.

Durante la prima guerra mondiale il fez, di colore nero, fu il tipico copricapo degli Arditi, una specialità dell’arma di fanteria del Regio Esercito italiano durante la prima guerra mondiale.
Il fez fu adottato anche dal fascismo nell’uniforme della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, MVSN, talora genericamente identificata con la locuzione “camicie nere”, che fu un corpo di gendarmeria a ordinamento militare e, dal 1924 una autonoma forza armata del Regno d’Italia.

Fes città marocchina

Fes, detta anche Fez, in berbero Fas e in arabo فاس, è la “città santa” del Marocco.
La prima delle quattro città imperiali marocchine.
Situata nel fondo di una fertile vallata, nel Marocco Nordorientale, Fes è spesso definita la capitale culturale del Paese, famosa per Fes El Bali.
La medina fortificata, ospita esempi di architettura merinide medievale e vivaci souq (mercati) che donano ai suoi visitatori, la sensazione di trovarsi nel passato.
Nella medina si trovano anche scuole religiose come la Bou Inania del XIV secolo e Al Attarine, entrambe decorate con intarsi di legno di cedro e rifinite con piastrelle lavorate.
Tra le maggiori città del Marocco e di forte richiamo per il turismo mondiale, Fes, è ricordata per l’importante e antica Università al-Qarawiyyin, tra le prime al Mondo.

Bellissimo Palazzo Reale di Fes nel Regno del Marocco
Moulay Driss Zerhoun attrae molti turisti, per l'atmosfera e la bellezza dei paesaggi.

Gradevole punto di soggiorno da cui sviluppare incantevoli escursioni giornaliere alle limitrofe città come Meknes, la tranquilla Versailles marocchina e la romantica Chefchaouen.
Sempre da Fez, è possibile raggiungere la piccola Moullay Driss Zerhoun e Moulay Yacoub, dove fare salutari soggiorni in deliziose SPA termali.

Una visita a Volubilis e al sito archeologico risalente all’Impero Romano, sarà di sicuro interesse per gite scolastiche o di studiosi.

Fes, un punto di sicura e forte attrazione per il turismo mondiale in Marocco.

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