Planimetria di Fes

Fes El Jdid

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Fes El Jdid

Fes, è una città del Marocco settentrionale, situata tra i monti del Rif e il Medio Atlante.
Città imperiale del Marocco, è stata in diversi periodi la capitale del paese ed è considerata oggi la sua “capitale spirituale”.

Fes venne fondata alla fine dell’VIII secolo, durante il regno del sultano Idriss Moulay.
Nel tempo, a Fes, sono stati attribuiti vari titoli, tra cui “Atene d’Africa”, “Regina del Maghreb” e “Baghdad del Maghreb”.

La grande Fes, si estende su tre settori:
Fes el Balil, la città vecchia o medina, classificata patrimonio mondiale dell’UNESCO, la cinta reale e i quartieri nuovi, che si estendono oggi nella pianura circostante e chiamata Fes el Jdid.

Fes El Jdid

Fes el-Jdid fu fondata nel 1276 dal sultano merinide Abu Yusuf Ya’qub.
Doveva servire come nuova cittadella reale e centro di governo per il Marocco sotto il dominio merinide.

Fes, ospitava anche la più grande e più antica comunità ebraiche del Marocco.
Durante il periodo Merinide gli abitanti ebrei, che fino ad allora avevano vissuto accanto alla popolazione musulmana a Fes el-Bali, furono tutti trasferiti in un nuovo distretto che occupava il lato sud di Fes el-Jdid.
Questo distretto, probabilmente costruito dopo la fondazione iniziale della città, era situato tra le mura meridionali interne ed esterne della città ed era originariamente abitato in particolare dai contingenti di arcieri siriani del Sultano.
Il distretto era noto come Hims, dal nome di Homs in Siria, o con il nome Mellah (“sale”). Quest’ultimo nome fu poi mantenuto come nome del quartiere ebraico.
Questa fu la prima “mellah” in Marocco. Un nome e un fenomeno che venne replicato in molte altre città del paese.

Fes el Jdid nel XX Secolo

Nel 1912, il dominio coloniale francese fu istituito sul Marocco in seguito al Trattato di Fès.
Una conseguenza immediata furono le rivolte a Fès. La rivolta popolare includeva attacchi mortali contro gli europei e gli abitanti ebrei nativi della Mellah, seguiti da una repressione ancora più mortale.
Fu sempre in questo periodo che Rabat divenne la Capitale del Regno marocchino.
In questo periodo e nel corso del XX secolo si verificarono numerosi cambiamenti sociali e fisici.
A partire da Lyautey, la creazione della “Ville Nouvelle” (Città Nuova) francese a ovest ebbe anche un impatto più ampio sullo sviluppo dell’intera città.

Nella zona di Bab al-Amer, l’amministrazione francese giudicò la vecchia porta troppo stretta e scomoda per il traffico, demolendo un acquedotto vicino e parte del muro di cinta, per migliorare l’accesso.
Venne creata una vasta piazza aperta sul sito dell’ex cimitero ebraico ora conosciuta come Place des Alaouites.
Nel 1924, i francesi andarono oltre, demolendo una serie di modesti negozi e scuderie sul bordo settentrionale della Mellah ebraica per costruire un’ampia strada per veicoli (Rue Boukhessissat o Bou Khsisat, ora conosciuta come Rue des Mérinides) tra la Mellah e il muro meridionale del Palazzo Reale, che oggi passa di fronte a Bab Semmarine e continua verso Fes el-Bali.
I vecchi negozi furono sostituiti da boutique più ostentate, costruite nello stile architettonico delle case ebraiche della Mellah, con molti balconi aperti e ornamenti esterni.
Anche Bab Semmarine fu modificato e aperto per aumentare il flusso del traffico.
Altrove nella città i cambiamenti furono meno drammatici. Una politica francese insolita fu la designazione del quartiere Moulay Abdallah come quartiere a luci rosse.

La popolazione di Fes, come in molte altre città marocchina, aumentò significativamente.
Tra il 1936 e il 1948, la popolazione del quartiere Moulay Abdallah passò da 5.508 a 9.500 e la popolazione di Fes el Jdid passò da 9.622 a 26.500.
Al contrario, il distretto Mellah si spopolò progressivamente dei suoi abitanti ebrei, che si trasferirono nella Ville Nouvelle, a Casablanca o emigrarono in paesi come Francia, Canada e Israele.
Alla fine degli anni ’40, le stime della popolazione ebraica includono 15.150 nella Mellah e 22.000 in tutta Fes.
Tuttavia, le ondate migratorie successive hanno sostanzialmente impoverito la comunità ebraica, senza più sinagoghe funzionanti nella Mellah.
Nel 1997 si diceva che ci fossero solo 150 ebrei in tutta Fes.

Alla fine degli anni ’60 e all’inizio degli anni ’70, il re Hassan II ordinò la creazione di un nuovo ingresso al Palazzo Reale in Place des Alaouites.
Momento in cui furono costruite le famose porte del palazzo.
Sebbene non sia più la residenza ufficiale principale della monarchia, il Palazzo è ancora oggi utilizzato come residenza dal re del Marocco.

Oggi, la planimetria di Fes el-Jdid appare complessa a causa delle molteplici espansioni e modifiche dei suoi quartieri e del Palazzo Reale (Dar al-Makhzen) nel corso dei secoli.
L’area del Dar al-Makhzen da sola occupa circa 80 ettari e costituisce la più grande divisione della città all’interno delle sue mura.

Planimetria di Fes

Avvicinandosi da ovest (dalla moderna Ville Nouvelle o “Città Nuova”), l’ingresso principale della città è a Bab al-Amer, sul confine occidentale dell’ex Mellah ebraica.
Questa è anche la posizione della moderna Place des Alaouites (“Piazza degli Alaouiti”) e delle famose Porte del Palazzo Reale, che furono costruite negli anni ’60 e all’inizio degli anni ’70 molto celebrate per la loro bellezza.
Da questo punto, una strada principale (Rue des Mérinides o Rue Boukhessissat) corre verso est tra la Mellah e le mura del Palazzo Reale.
Questa zona, insieme al resto dell’ex quartiere ebraico, è anche nota per la caratteristica architettura delle case, con balconi aperti e altre caratteristiche che di solito non si trovano nelle tradizionali medine musulmane.
La Mellah, a sua volta, ha la strada principale, una porta conosciuta come Bab el-Mellah, e un grande cimitero ebraico (fondato nel 1883) all’angolo sud-occidentale.

Nella zona centrale e orientale, si trova Rue des Mérinides, la strada principale per i veicoli stradali, passa davanti a Bab Semmarine, una porta monumentale che costituisce l’ingresso meridionale di Fes el-Jdid vera e propria.
Da questa porta, una strada principale conosciuta come la Grande Rue de Fès el-Jdid, fiancheggiata da negozi e mercati, corre da nord a nordovest fino a raggiungere il Vecchio Mechouar, la piazza fortificata di fronte all’ingresso storico del Dar al-Makhzen.
Su entrambi i lati della Grande Rue si trovano quartieri residenziali, storicamente i principali quartieri musulmani di Fes el-Jdid, che sono incentrati sulle principali moschee storiche come la Moschea al-Hamra, la Moschea Lalla ez-Zhar e la Moschea Lalla Ghriba.
Il confine orientale di questi quartieri è delimitato dalle antiche mura di Fes el-Jdid, di cui sono sopravvissute importanti sezioni, oltre a diversi bastioni dell’era saadiana.
Alcuni di questi possono essere visti chiaramente dai giardini Jnan Sbil.

La zona settentrionale di Fes el Jdid, al Vecchio Mechouar convergono diverse strade.
Sul lato sud della piazza si trova l’ingresso del Palazzo Reale (vietato al pubblico), mentre sul lato nord si trova l’imponente porta di Bab Dekkakin che conduce al Nuovo Mechouar.
Sul lato est della piazza si trovano gli ingressi dalla Grande Rue e un’altra apertura separata per la strada che conduce a Place Bou Jeloud e Fes el-Bali.
Sul lato ovest della piazza, un piccolo portale costituisce l’accesso principale al quartiere Moulay Abdallah, tramite una strada tortuosa che passa anche per la Grande Moschea di Fes el-Jdid (la storica moschea reale della città).
Il fiume Fes scorre ancora sotto il Vecchio Mechouar e riemerge sul suo lato est nei Giardini Jnan Sbil.

Il quartiere Moulay Abdallah, situato nella zona nord-occidentale di Fes el Jdid, è incentrato sulla grande moschea Moulay Abdallah del XVIII secolo.
Ha anche un altro ingresso a nord-ovest. Qui furono anche realizzate le estensioni occidentali del Palazzo Reale.
All’inizio del XX secolo, durante il protettorato francese (1912-1956), fu designato quartiere a luci rosse.
A ovest di questo quartiere si trovano le estensioni più recenti del Palazzo Reale: una grande piazza o spazio aperto noto come Bab Bou Jat Mechouar, e oltre questo i vasti giardini murati dell’Agdal (vietati al pubblico).

Presumo che dopo aver letto questo articolo e magari articoli fatti in precedenza:

Il Giardino di Boujeloud

Cosa visitare a Fes

Fes e l’antica Università

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